In data 9 dicembre 2020 in piena emergenza sanitaria per l’intero territorio Nazionale e Mondiale, l’Associazione Diversuguali avvia il progetto denominato “COndiVIDere CambiaMenti”, in risposta dell’avviso regionale pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale, promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del codice del terzo settore. La Regione Abruzzo, come tutta l’Italia, era in piena “zona rossa”. I DPCM hanno definito le regole di confinamento e distanziamento che nelle famiglie, con persone con disabilità, hanno fatto emergere la forte esigenza di non perdere il contatto quotidiano con gli operatori territoriali, la necessità di realizzare spazi esperienziali fuori dai nuclei famigliari e nel pieno rispetto della normativa per il contenimento del COVID 19. In pochissime settimane il progetto “COndiVIDere CambiaMenti” ha ricevuto tantissime richieste di adesione, con un’ampia diffusione sul territorio della provincia di Pescara (Pescara, Montesilvano, Spoltore, Cappelle sul Tavo, S. Teresa di Spoltore, Manoppello, Villanova di Cepagatti, Rosciano, Cerratina) e tutto questo soprattutto grazie alla stretta collaborazione efficace con l’Istituto IPSSAR De Cecco di Pescara. Grazie alla collaborazione con il Comune di Pescara e il Comune di Montesilvano, attraverso l’Azienda Speciale per i servizi sociali, sono stati ampliati i servizi domiciliari offerti nelle aree a rischio di isolamento come via Tavo, S. Donato e via P. Nenni, di Pescara e un ampliamento dei servizi sulla zona di Montesilvano, in cui la richiesta di servizi alla persona supera l’offerta, così come importante è stata la collaborazione con l’Azienda Ausl di Pescara attraverso il Dipartimento di Salute Mentale.
L’emergenza pandemica ha tracciato le richieste dei destinatari degli interventi dopo la prima promozione delle attività di assistenza domiciliare hanno registrato un’impennata di domande per l’inserimento degli operatori domiciliari, nelle famiglie degli studenti con diverse disabilità impegnati nella DAD. Nel cammino quotidiano gli stili quotidiani dei nuclei famigliari sono stati adattati all’utilizzo dei dispositivi di protezione anche in ambiente domestico e l’individuazione dei casi positivi tra gli utenti inseriti, ha reso complesso il coordinamento ma non ha influito direttamente sugli operatori assegnati, in quanto l’utilizzo del protocollo per il contenimento dell’emergenza ha sempre tutelato l’operatore e gli stessi destinatari delle attività. Difatti, nonostante alcune quarantane delle famiglie target del progetto i nostri operatori sono sempre risultati negativi ai tamponi di routine e/o di controllo.
Il momento storico in cui attivare l’idea progettuale descritta non è stato semplice, ma ha dato grade rilievo e valore alle attività dando risposte concrete alle famiglie formando fattori di protezione rispetto all’emergenza sanitaria che ha avuto notevoli ripercussioni nei nuclei famigliari più fragili.
Questo progetto, realizzato dall’Associazione DiversUguali per la prima volta in Abruzzo è stato di notevole innovazione sociale, sia per la scelta di attivare percorsi di assistenza domiciliare in un momento storico in cui le attività di assistenza alla persona hanno subito una brusca frenata a causa dell’emergenza Covid 19 e sia per il grande lavoro di supporto dato alla didattica in remoto per le scuole di secondo grado.
Diversuguali sempre in linea con quanto previsto della legge 328/2000 definisce modalità operative multilivello funzionale e integrate sul tema della maturazione delle persone con disabilità, spingendo su obiettivi di vita autonoma sperimentando soluzione innovative rispetto le azioni già presenti sul territorio locale.
Il benessere delle persone con disabilità e delle loro famiglie è lo scopo primario dell’Associazione Diversuguali e seguente dépliant è una sintesi descrittiva degli interventi realizzati con il progetto “COndiVIDere CambiaMenti”, ampliando le possibilità di riproducibilità dello stesso progetto, come modello di buona pratica da applicare in ogni realtà possibile.
La Presidente
Gianna Camplone