depliant nessuno escluso

Il progetto denominato “Nessuno escluso” è stato avviato il cinque settembre 2019. Le attività sono state principalmente sviluppate nel Comune di Pescara e nel Comune di Montesilvano, in particolare nelle aree a rischio come via Tavo, S. Donato e via P. Nenni in Pescara. Tra gli obiettivi generali da raggiungere a fine della programmazione globale, abbiamo specificato la “salute e benessere”, intervenendo per assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. Da questo punto si comprende il senso profondo del titolo del progetto che, in modo particolare, prevede azioni specifiche in modo da coinvolgere tutte le persone colpite da forme di emarginazione, contrastando anche il forte isolamento vissuto all’interno del carcere di Pescara.

I nostri operatori volontari e collaboratori sono impegnati quotidianamente nel fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, opportunità di apprendimento permanente per tutti, anche se nella prima parte del progetto a livello quantitativo non abbiamo avuto numeri fortemente estesi, perché questo obiettivo è stato prefissato soprattutto attraverso l’azione inerente gli incontri di condivisione e supervisione. Nelle fasi organizzative e in itinere è stata sempre garantita la promozione della partecipazione e del protagonismo dei minori e dei giovani, perché diventino agenti del cambiamento, promuovendo il volontariato e le forme di partecipazione sociale, come valore importante di tutte le attività complesse previste nel progetto.

Il progetto fin dai primi sei mesi di attività ha segnalato i primi importanti risultati nella riduzione delle ineguaglianze, attraverso la solidarietà e una concreta accoglienza rivolta a molte delle fragilità umane, suscitando grande entusiasmo nei destinatari, diretti e indiretti, delle attività di progetto, anche consentendo la partecipazione completamente gratuita a tutte le famiglie, con particolar riguardo a quelle svantaggiate economicamente, che hanno la residenza nelle zone a rischio e che hanno anche situazioni in famiglia multiproblematiche. In particolare, come esempio concreto, il progetto ha dato un ampio respiro alla famiglia di una disabile grave, con il papà a casa in fin di vita, a causa di un grave tumore e residenti nella zona Rancitelli a Pescara. Ma questa è solo una delle tante storie che sono state incrociate nei percorsi di respiro alle famiglie e alle persone solitamente escluse da molte opportunità. Il progetto offerto un affiancamento leggero alle famiglie sui temi specifici del ‘dopo di noi e durante noi’, sul supporto psicologico e per la progettualità individuale, finalizzata ai progetti di vita di ogni singolo soggetto, indipendentemente dalla provenienza e fragilità. Le attività sono state svolte per la tutela dei diritti delle persone, cercando di superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che possono accadere nel corso della vita di ciascuno.

Sempre in coerenza con lo statuto dell’Associazione DiversUguali e in continuità anche con i risultati ottenuti l’anno precedente con il progetto denominato “Io abito io vivo”, oggi il progetto “Nessuno escluso” ha concretizzato una modalità operativa sistemica e di multilivello, probabilmente, riducendo in modo stabile le limitazioni derivanti dai fattori ambientali e culturali che circondano gli individui più fragili. Il progetto ha dato un’attenzione particolare ai detenuti della casa Circondariale di Pescara, gli anziani e i giovani studenti attraverso una radicata sinergia con il territorio, gli enti privati e pubblici, lavorando sulle abilità delle persone e strutturando nuove relazioni per il benessere comunitario.